PACK 3 Melatonina Zinco-Selenio 1mg + 3 Pro Vision

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Melatonina Zinco-Selenio Pierpaoli - ProVision® Pierpaoli

prodotti originali del dr. Pierpaoli

3 confezioni MELATONINA ZINCO SELENIO 
L'unica Melatonina prodotta su indicazioni specifiche e sotto il controllo scientifico del Dr. Pierpaoli.

3 confezioni PRO VISION®
Innovativa formulazione del Dr. Pierpaoli, un integratore utile per prevenire le malattie degli occhi, uno degli sgradevoli effetti dell'invecchiamento.

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Melatonina Zinco-Selenio Pierpaoli
Melatonina Zinco-Selenio Dr.Pierpaoli 1mg - 60 cpr - 1 Confezione
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ProVision® Pierpaoli
ProVision Dr.Pierpaoli - 60cpr - 01 confezione
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3 confezioni MELATONINA ZINCO SELENIO 
L'unica Melatonina prodotta su indicazioni specifiche e sotto il controllo scientifico del Dr. Pierpaoli.

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Melatonina Dr. Pierpaoli

La Melatonina Zinco-Selenio Pierpaoli è un integratore alimentare di Melatonina, Zinco e Selenio. Questa formulazione è nata da osservazioni scientifiche fondamentali emerse e maturate durante 40 anni di ricerche e studi clinici sulla Melatonina, la Ghiandola Pineale e i meccanismi dell’invecchiamento condotti dal Professor Walter Pierpaoli e dal suo team di ricercatori.

La Melatonina Zinco-Selenio Pierpaoli è stata sviluppata sulla base di studi clinici con l’intento di ottenere un picco di rilascio di Melatonina durante la notte in grado di sostenere il ristabilimento del picco melatonico notturno (P.M.N.) ed è stata formulata per supportare il fabbisogno delle funzioni fisiologiche dell’organismo.

A COSA SERVE LA MELATONINA PIERPAOLI?

La Melatonina Zinco-Selenio Pierpaoli non crea dipendenza o assuefazione. Interrompendo la somministrazione di Melatonina esogena, la Ghiandola Pineale ricomincerà a sintetizzare la molecola endogena in quantità fisiologiche.

Melatonina Zn-Se Dr.Pierpaoli:
● La Melatonina contribuisce alla riduzione del tempo richiesto per prendere sonno; l’effetto benefico si ottiene assumendo 1 mg di Melatonina poco prima di andare a dormire.
● La Melatonina contribuisce ad alleviare gli effetti del jet lag.
● Lo Zinco contribuisce alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo e alla normale funzione del sistema immunitario.

Il Selenio contribuisce alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo. La Ghiandola Pineale determina:
● L'equilibrio delle funzioni ormonali, metaboliche ed immunitarie
● Il mantenimento delle condizioni metaboliche giovanili
● La sincronizzazione dei cicli fisiologici dell’organismo

La melatonina NON è un ormone

Gli ormoni, come tutte le molecole presenti nell’organismo umano seguono fedelmente la ciclicità diurna e notturna (ritmi circadiani), i cicli stagionali specialmente luce e temperatura ed i cicli solari e lunari.

Questa ciclicità BIO-LOGICA è il fondamento della VITA e quindi della SALUTE.

L’invecchiamento è chiaramente un semplice processo evolutivo, un programma come la crescita e la fertilità, strettamente connesso al patrimonio genetico della specie e dell’individuo che si esplica inizialmente come mantenimento per concludersi con il progressivo decadimento dei cicli ormonali.

L’invecchiamento è infatti dovuto anche alla perdita di sincronia tra i ritmi circadiani/stagionali e quelli ormonali.

Una relazione, questa, che viene regolata dalle strutture del sistema nervoso facenti parte del circuito cerebrale ipotalamo-ipofisi-pineale, che integra e sincronizza i cicli notte-giorno della sintesi e secrezione di tutti gli ormoni.

L’invecchiamento dell’uomo è dunque legato certamente a un programma genetico, ma l’espressione di tale programma è proprio la periodicità circadiana del sistema ormonale.

A loro volta i cicli e ritmi ormonali del giorno e della notte sono sotto stretto controllo degli impulsi della ghiandola pineale, che integra e rispedisce i messaggi alle ghiandole endocrine.

QUANDO e PERCHÈ ASSUMERE MELATONINA PIERPAOLI ?
La Melatonina è una molecola naturale secreta, oltre che nella ghiandola pineale, anche in numerosi altri organi e tessuti ed è presente anche in moltissimi vegetali di uso alimentare. La Melatonina svolge un ruolo importante nella regolazione dei cicli circadiani e ritmi sonno-veglia , è un potente antiossidante, ha delle funzioni cronobiologiche e di conseguenza è implicata in diverse attività fisiologiche. La Melatonina si è dimostrata efficace soprattutto per contribuire a ripristinare i naturali ritmi biologici dell'organismo; l’integrazione con Melatonina può aiutare in determinati casi di disturbi del ritmo circadiano e di disturbi del sonno e può contribuire al ripristino dell’allineamento cronobiologico del sonno con l’orologio biologico interno. In tutte le condizioni nelle quali si desideri mantenere i livelli di Melatonina e compensare una sua effettiva carenza, sostenendo in tal modo l’equilibrio e la sincronizzazione dei ritmi circadiani fisiologici. Ricerche dimostrano che numerosi fattori di interferenza esterni (come ad es. l’esposizione alla luce durante la notte) sopprimono la produzione endogena della Melatonina, coinvolta nel mantenimento del normale funzionamento di molteplici funzioni ormonali, metaboliche ed immunitarie. Il moderno stile di vita (esposizione serale e notturna alla luce artificiale e delle apparecchiature elettroniche, ritmi circadiani sregolati e alterati, stress, alimentazione non bilanciata, consumo di caffè e alcol, ecc...) provoca una riduzione del livello di Melatonina e può comportare il rischio di uno squilibrio del sistema neuroendocrino ed il conseguente indebolimento del sistema immunitario. Inoltre minore sarà la quantità di Melatonina presente nel corpo, più alterati saranno i nostri ritmi circadiani. Per questo motivo è fondamentale mantenere i livelli di Melatonina in equilibrio e l’integrazione di corretta formulazione di Melatonina può essere di grande beneficio.

QUANTE COMPRESSE ASSUMERE 1,10,100,1000?
In caso di integrazione la quantità di Melatonina Zn-Se Pierpaoli è sufficiente 1 compressa la sera mezz'ora prima di coricarsi indicativamente tra le 22:00 e le 24:00 (ma entro la mezzanotte).
In linea generale: 1 compressa la sera mezz'ora prima di coricarsi senza interruzioni. Non ha importanza quando si va a dormire. Non ha importanza se si lavora di notte. Non ha importanza se si esce la sera. Non ha importanza se si cambia fuso orario.

"Sulla base di 50 anni di ricerche e sperimentazioni pubblicate sulle più prestigiose riviste scientifiche internazionali, ho elaborato una formulazione di Melatonina associata allo Zinco e al Selenio che svolge azione per il ristabilimento del messaggio giovanile del picco melatonico notturno prodotto dalla ghiandola pineale giovane. Tale formulazione all’interno del mio protocollo medico può essere utile alla regolazione della sincronizzazione dell'orologio biologico interno, la cui assunzione favorisce il mantenimento e la protezione dell’integrità funzionale della ghiandola Pineale, coadiuvando la sincronizzazione dell'intero sistema dei ritmi biologici ed ormonali, con il risultato di sostenere il recupero e la conservazione delle condizioni giovanili dell’organismo" Walter Pierpaoli


La Melatonina Zinco-Selenio contribuisce alla riduzione del tempo richiesto per prendere sonno. Il fatto è che la Melatonina non è affatto un ipnotico e non potrà avere stessi effetti ipnoinducenti dei farmaci sonniferi. La Melatonina, favorendo il mantenimento e la protezione dell’integrità funzionale della ghiandola Pineale, che regola la produzione ciclica degli ormoni del nostro organismo, aiuta a risincronizzare e regolare i ritmi biologici naturali che controllano ormoni e immunità. Per quanto concerne specificamente il sonno, l'azione ristoratrice del sonno non dipende dalla sua durata, ma dalla sua qualità. Un sonno normale e ristoratore è caratterizzato da una fase non REM (con stadio del sonno profondo) e dalla fase REM. Nel periodo del sonno più profondo, il nostro organismo si rigenera (la temperatura corporea si abbassa, il metabolismo rallenta, la pressione sanguigna diminuisce, l’ormone della crescita aumenta così che le cellule possono dedicarsi ad autoripararsi e moltiplicarsi). Se il sonno è disturbato da molti fattori la fase del sonno profondo non avviene e anche i movimenti REM scompaiono e la persona manifesta sintomi di stress e di nervosismo. La durata ottimale del sonno è una condizione individuale e variabile da persona a persona. Ciò che è importante è la qualità del sonno piuttosto che la quantità che varia secondo le esigenze individuali. Avviene che anche individui che dormono poco, riescono comunque a soddisfare le proprie esigenze dormendo di sonno essenziale (sonno profondo e sonno REM). Alcune persone effettivamente necessitano di meno ore di sonno rispetto ad altri: anche dormendo solo 4 o 5 ore per notte, si sentono bene e riposati come chi ne dorme 8 o 9. È importante capire il personale ritmo naturale del sonno. Comunque il fabbisogno di sonno diminuisce con l'età. Soprattutto la fase profonda del sonno inizia a diminuire dopo i 25 anni. A 35 – 40 anni l'uomo trascorre meno del 5% della durata del sonno notturno nella fase profonda, e ciò anche a causa di una riduzione della secrezione della melatonina e probabilmente anche di GH. E' noto che tutti gli ormoni seguono una tipica ciclicità e variazione quantitativa nel corso della 24 ore, che viene alterata da molti fattori come lo stress, lo stato ansioso, le malattie, il jet-lag ed altri. Il progressivo ripristino e normalizzazione della ciclicità biologica sostenuto dalla Melatonina mediante la sua azione protettiva sulla ghiandola pineale, produce una cascata positiva di eventi che contribuisce a restaurare automaticamente un sonno naturale e profondo, indipendentemente dalla sua durata. La Melatonina Zinco-Selenio, produce il picco melatonico notturno, e induce il segnale che viene interpretato dall’organismo come imminente riposo notturno. La Melatonina infatti svolge il compito di regolazione del ciclo sonno-veglia (con il buio l’epifisi produce più melatonina, con la luce, al contrario, la produzione diminuisce e quindi l’organismo si prepara a stare sveglio). Il cervello utilizza il picco melatonico notturno come una sorta di segnale per informare l'organismo che è buio e che è pertanto giunto il momento di dormire e riposarsi. Il picco melatonico permette al cervello di riconoscere l’integrazione di adeguata formulazione di Melatonina, attivando così segnali per favorire il sonno. Il sonno indotto e facilitato dalla Melatonina aiuta a produrre un tipo di sonno normale e ristoratore con fase di sonno profondo e REM, che ricostituisce le forze psichiche e fisiche del corpo.

La melatonina non è un sonnifero. Infatti la Melatonina Zinco Selenio Pierpaoli è un regolatore neuro-endocrino, cioè dell’orologio biologico interno. La Melatonina contribuisce a mantenere i ritmi biologici ed a sincronizzare il cervello sui ritmi biologici giorno-notte. Può succedere che in un organismo i cui cicli circadiani siano particolarmente alterati, nelle persone anziane e nella moltitudine di persone che fa uso di sonniferi, ansiolitici, rilassanti, tranquillanti chimici, anche da molti anni, bisogna attendere settimane e talvolta dei mesi prima che la Ghiandola Pineale riesca a risincronizzare il cervello ai ritmi naturali biologici. Quindi si deve pazientare, continuare ad assumerla, ed evitare caffè ed alcolici alla sera, dormire nel buio completo e non mangiare di notte. Se i ritmi sono stati dissestati, ora i centri regolatori dei ritmi ormonali devono tornare lentamente alla norma. È inoltre fondamentale conservare il ritmo veglia-sonno più costante possibile. Per esempio andare a coricarsi troppo presto o troppo tardi può causare problemi quando invece basterebbe cambiare l'orario e adeguarlo all’esigenza fisica e biologica. L'azione ristoratrice del sonno non dipende dalla sua durata, ma dalla sua qualità. Se si assume la Melatonina Zinco-Selenio alle 22.30, ci si addormenta alle 23 e ci si sveglia alle 3.30 – 4.00, può comunque risultare che in queste 4 o 5 ore di sonno si abbia soddisfatto la propria esigenza di sonno essenziale e quindi ci si senta bene e riposati.

L’utilizzo di Melatonina è molto sicuro a breve e a lungo termine. Non sono stati attribuiti effetti collaterali dannosi nei 20 anni durante i quali decine di milioni di persone hanno assunto Melatonina, in particolare tra la popolazione degli Stati Uniti, dove è acquistabile liberamente da più di 20 anni a dosaggi molto maggiori di quelli della Melatonina Zinco-Selenio. Numerose pubblicazioni scientifiche confermano la sicurezza e gli effetti benefici della Melatonina. La Melatonina, anche a dosaggi maggiori a 3 mg, è praticamente priva di controindicazioni e di effetti indesiderati clinicamente rilevanti quando viene assunta secondo le indicazioni.

La temperatura basale va misurata al mattino, al risveglio, dalle 7 alle 8 è l'orario perfetto, senza far movimenti (nemmeno "scaricare" il termometro). La temperatura va misurata, nel letto, 5 min in bocca, sotto la lingua, con termometro BASAL (quello per rilevare la ovulazione), comunque NON elettronico (anche se recentemente il prof si è espresso a favore anche del termometro elettronico) e deve essere tra 36,4 e 36,5, per poter dire di esser eutiroidei e per decretare la dose giusta di Tiroide Ibsa. Per capire se la dose è giusta e per capire se si è eutiroidei, misurarla almeno per 5/7 giorni DI SEGUITO (per le donne mestruate, misurarla dal 4' al 9' giorno, comunque non dalla ovulazione in avanti). Se si hanno infezioni, infiammazioni o raffreddori in corso, la temperatura non è attendibile. Anche in caso di ipotiroidismo ipofisario, essa non è attendibile. Un singolo giorni di misurazione, non significa nulla. Va misurata per almeno sette giorni di fila.

La ghiandola pineale (o epifisi), che regola la sintesi e la secrezione ciclica degli ormoni del nostro organismo, produce la melatonina, e invecchiando ne produce sempre di meno. Infatti è durante l’infanzia che la produzione di melatonina raggiunge il suo picco massimo, in seguito comincia a decrescere lentamente: intorno ai 45 anni si verifica un ulteriore calo (un vero e proprio crollo) e intorno agli 80 anni il livello di melatonina presente nel corpo di una persona sana è mediamente metà rispetto al livello di un individuo giovane in buon stato di salute.

Se si considerano l’appiattimento del picco notturno di melatonina e la costante diminuzione dei livelli di Zinco nel sangue – correlati con l’aumento dell’età anagrafica è possibile ottenere una chiara rappresentazione dell’invecchiamento dell’organismo e del decadimento del controllo ormonale delle nostre funzioni vitali e fisiologiche di base tra cui il sonno, l’energia, la forza fisica, la capacità di adattamento alla temperatura anbientale, il vigore sessuale, la resistenza alle infezioni ed altro ancora. Si tratta quindi di arginare questo progressivo decadimento attraverso la costante somministrazione di una giusta formulazione di melatonina in modo da mantenere costante il messaggio giovanile del picco melatonico notturno. In questo modo è possibile sostenere funzionalità della ghiandola pineale, e pertanto sostenere la persona in quello status giovanile che è fondamentale per conservare la normale funzione dei ritmi biologici che controllano l’assetto ormonale ed il sistema immunitario, la sincronizzazione circadiana (ciclicità fisiologica) dell’intero sistema ormonale che regola strettamente le funzioni metaboliche ed immunologiche naturali favorendo, come conseguenza, la normalizzazione di tutte le funzioni immunologiche, metaboliche ed endocrine.

Poiché l’epifisi produce melatonina solo di notte, somministrando la corretta formulazione di melatonina (esogena) di sera la ghiandola pineale non deve più produrre melatonina (endogena) attraverso un processo di sintesi molto complesso e “viene messa a riposo”. In questo modo si aiuta a mantenere e proteggere l’integrità della funzione della ghiandola pineale e conseguentemente a ricostituire tutti i ritmi ormonali oltre a rallentare l’invecchiamento (che è certamente un chiaro processo programmato geneticamente nel cervello, ma che si manifesta tramite la regolazione ormonale). Quindi, se c’è una destrutturazione dei ritmi biologici del corpo, l’assunzione della Melatonina Zinco-Selenio aiuta a ristrutturare l’orologio biologico interno.

Il picco notturno giovanile: “Picco Melatonico Notturno” (P.M.N.)

La particolarità della da me studiata formulazione di Melatonina associata allo Zinco e Selenio sta nel fatto che essa è stata sviluppata con l’intento di ottenere un picco di rilascio di Melatonina tra la 1 e le 3 del mattino che imiti il messaggio del picco notturno fisiologico giovanile prodotto nella stessa fascia oraria dalla ghiandola pineale giovane. Secondo le mie ricerche, emulando il messaggio del picco notturno fisiologico tipico della giovane età, si aiuta la ghiandola pineale a rigenerarsi e a permanere in condizioni giovanili e quindi a produrre molecole che regolano l’intero sistema ormonale detto anche “neuroendocrino”. Si contribuisce così a mantenere i ritmi biologici che controllano ormoni e immunità, e la sincronizzazione circadiana (ciclicità fisiologica) del sistema neuroendocrino che regola le funzioni metaboliche ed immunologiche naturali. Risultato: si favorisce la normalizzazione di tutte le funzioni endocrine, immunologiche, e metaboliche.
Prof. Walter Pierpaoli

Fonte: Pierpaoli, W. Dall’Ara, A, Pedrinis, E. and Regelson, W. The pineal control of aging. The effects of melatonin and pineal grafting on the survival of older mice. Second Stromboli Conference on Aging and Cancer, June 1990. Ann. N.Y. Acad. Sci. 621: 291-313, 19

Zinco e Selenio sono due molecole che cooperano e sinergizzano con la Melatonina nella regolazione e risincronizzazione delle funzioni ormonali, metaboliche e immunitarie che sono state alterate dall’invecchiamento. Diversi studi ed esperimenti hanno evidenziato come lo Zinco possa aiutare a correggere l’immunodepressione generata dall’invecchiamento ed altre alterazioni ormonali e metaboliche tipiche dell’età senile.
L’invecchiamento provoca una sensibile riduzione della capacità intestinale nell’assorbimento dello Zinco (gli anziani oggetto dello studio hanno presentato livelli di Zinco molto bassi).

Questa molecola è importante per il mantenimento della normale funzione del sistema immunitario.

Per questa ragione nella formulazione Melatonina Dr. Pierpaoli è stato inserito lo Zinco, per conferire il massimo effetto benefico al sistema metabolico e immuno-biologico di chi la assume.

Dosaggio: Perché basta 1 solo milligrammo?

Ogni essere umano è un soggetto unico ed irripetibile. Pertanto i soggetti umani presentano concentrazioni estremamente soggettive di Melatonina endogena ed il sistema di regolazione della secrezione di Melatonina è complesso. Risulta difficile stabilire quale sia il valore fisiologico della concentrazione endogena di Melatonina. Inoltre ci sono poi molte situazioni patofisiologiche in cui la secrezione di Melatonina può essere alterata e disturbata.

I livelli plasmatici di Melatonina prodotti dall’assunzione di una compressa dipendono molto da diversi fattori tra cui: il tasso di rilascio di una formulazione, la sua composizione e le sue proprietà chimico-fisiche; dalle concentrazioni ematiche diurne e notturne di Melatonina del singolo individuo, che come chiarito in precedenza hanno grandi variabilità interindividuali; dall’età e da molti fattori esterni da cui la secrezione di Melatonina può essere alterata e disturbata; dal metabolismo della Melatonina che come è noto varia molto da individuo a individuo e diminuisce con l'avanzare dell'età.

La formulazione Melatonina Zinco-Selenio Pierpaoli è stata sviluppata con l’intento di ottenere un picco di rilascio di Melatonina durante la notte che induca il messaggio giovanile del picco notturno fisiologico prodotto nella stessa fascia oraria dalla ghiandola pineale giovane.

Anche se risulta quindi molto difficile stabilire univocamente quale sia il dosaggio indicato nella somministrazione di Melatonina esogena, sembra che già le dosi nell'ordine di 0,3 - 0,5 mg siano efficaci e riescano ad indurre il picco notturno giovanile.
Somministrando nell'uomo adulto sano dosi di Melatonina di 0,3 mg si possono determinare livelli ematici vicini a quelli fisiologici. Il dosaggio di 0,3 mg di Melatonina nella corretta formulazione potrebbe infatti essere sufficiente per innalzare il livello di Melatonina nel sangue oltre i 120 picogrammi per millilitro, un livello che corrisponde al livello melatonico notturno giovanile.

Va comunque considerato che i bisogni individuali possono variare a seconda delle differenze nel metabolismo. Proprio a causa del differente assorbimento intestinale di ognuno, inizialmente il Dr.Pierpaoli suggeriva prudenzialmente l’assunzione da 1 a 3 mg.
Il rischio di sovradosaggio è inesistente.
La Melatonina è idrosolubile e la quantità in eccesso viene eliminata dai reni nelle urine. Nel corso di uno studio clinico fu somministrato ad alcune donne un dosaggio giornaliero si 6 grammi (ovvero 6000 volte superiore a quello raccomandato!) per un lungo periodo di tempo senza la comparsa di alcun effetto collaterale.

Composizione:
Melatonina, Zinco gluconato, Seleniometionina e Mannitolo

Modo d'uso:
Si consiglia l’assunzione di 1 compressa di Melatonina Zinco-Selenio Pierpaoli alla sera mezz’ora prima di coricarsi, e comunque preferibilmente tra le 22.00 e le 00.00.

Avvertenze:
Non superare la dose giornaliera consigliata.
Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata, equilibrata e di un sano stile di vita.
Tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei tre anni, non assumere durante la gravidanza, conservare al di sotto dei 25° C e proteggere dalla luce.
Un uso eccessivo può causare effetti lassativi dovuti alla presenza del mannitolo.

Considerazioni sulla sicurezza di Melatonina Zinco-Selenio Pierpaoli emanate dalla dal titolare del Marchio/Prodotto:
(Fonte: http://www.pierpaoli.ch/ITA/Melatonina-Zinco-Selenio-3b232300) Aggiornamento 11 Dicembre 2018

In generale
La Melatonina Zinco-Selenio Pierpaoli non crea dipendenza o assuefazione. Interrompendo la somministrazione di Melatonina esogena, la Ghiandola Pineale riprende a sintetizzare la molecola endogena in quantità fisiologiche.

La Melatonina, è sostanzialmente priva di controindicazioni e di effetti indesiderati clinicamente rilevanti quando viene assunta secondo le indicazioni.
L'assunzione di Melatonina è generalmente tollerata e priva di particolari effetti collaterali.
Non sono stati attribuiti effetti collaterali dannosi o pericolosi nei 20 anni durante i quali decine di milioni di persone hanno assunto Melatonina.
L’utilizzo di Melatonina ai dosaggi raccomandati è sicuro.
Sono stati pubblicati molti studi e ricerche scientifiche che dimostrano, evidenziano e confermano la sicurezza e gli effetti benefici della Melatonina.
La letteratura medico-scientifica comprova la buona tolleranza della melatonina, anche a dosi elevate, con solo lievi effetti avversi simili per tipologia e frequenza al placebo.

Si consiglia di consultare sempre preventivamente il medico se:

- È in corso un trattamento con farmaci per assicurarsi che non ci siano controindicazioni o possibilità di interazioni;
- il prodotto è utilizzato da bambini e/o donne durante l’allattamento;
- si assumono integratori per periodi prolungati o “cronicamente”.
- data la carenza di studi a riguardo, l'assunzione di Melatonina dovrebbe essere evitata durante la gravidanza o comunque si consiglia di parlarne con il proprio medico di base e/o specialista.

Interazioni
Alle persone che assumono farmaci prima di intraprendere l'integrazione con Melatonina Zinco-Selenio Pierpaoli, come più in generale, con qualsiasi altro tipo di integratore alimentare, consigliamo di consultare il proprio medico curante.L’assunzione di integratori alimentari in presenza di situazioni particolari o se si sta seguendo una terapia farmacologica è consigliata sotto controllo del medico che, conoscendo approfonditamente l’ anamnesi del proprio paziente, saprà dare i migliori consigli.

Nonostante le caratteristiche farmacocinetiche/farmacodinamiche di Melatonina risultino teoricamente modulabili da altri principi attivi, al momento non sono note interazioni tali da destare particolare preoccupazione dal punto di vista clinico.

Effetti indesiderati
Negli studi clinici gli eventi avversi più comunemente osservati durante la somministrazione di Melatonina a dosi più elevate di quelle indicate sono stati sonnolenza, nausea, mal di testa e vertigini. Tuttavia questi effetti indesiderati si sono verificati anche nei soggetti che assumevano placebo e l'insorgenza di effetti indesiderati non differiva significativamente per la Melatonina rispetto al placebo. Anzi, in numerosi studi clinici la percentuale dei pazienti che hanno riportato una reazione avversa era più alta per il placebo che per Melatonina, e quindi il tasso di eventi indesiderati della Melatonina era inferiore rispetto al placebo.

Gruppi speciali di popolazione
A scopo cautelativo consigliamo di consultare sempre il medico prima di prendere Melatonina se soffre di: grave compromissione epatica e artrite reumatoide dato che ad oggi non è ancora stato raggiunto l'elevato numero di osservazioni cliniche in pazienti necessario a validare gli studi che comprovano l’effetto benefico di Melatonina in queste categorie di persone. Data la carenza di studi a riguardo, l'assunzione di Melatonina dovrebbe essere evitata durante la gravidanza e nel successivo periodo di allattamento al seno.

In assenza di disturbi specifici bambini e adolescenti sani, con uno stile di vita che non pregiudichi i ritmi circadiani biologici (sonno-veglia) di solito non soffrono di inibizioni della produzione endogena di Melatonina e quindi salvo diversa valutazione specialistica non hanno bisogno di integrazione con la Melatonina.

Uso prolungato
L’utilizzo di Melatonina si è dimostrato sicuro a breve e a medio termine (6-18 mesi), anche a dosaggi superiori a quelli indicati, e sempre più studi e dati clinici comprovano la sicurezza dell’assunzione a lungo termine.

Tuttavia a scopo cautelativo consigliamo di informare il medico qualora se ne faccia uso per periodi prolungati o “cronicamente”.

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

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13. V. M. Dilman: The Law of Deviation of Homeostasis and Diseases of Aging. H.T. Blumenthal, Editor. John Wright PSG, Inc. Boston, 1981.

14. W. Pierpaoli & D. Bulian: The Pineal Aging and Death Program. I. Grafting of Old Pineals in Young Mice Accelerates their Aging. J. Anti-Aging Med. 4, 31, 2001.

15. W. Pierpaoli, H.G. Kopp, J. Mueller & M. Keller: Interdependence between neuroendocrine programming and the generation of immune recognition in ontogeny.Cell. Immunology 29, 16, 1977.

16. Irina V. Zhdanova, Richard J. Wurtman, Aygul Balcioglu, Alex I. Kartashov and Harry J. Lynch+ Author Affiliations Department of Brain and Cognitive Sciences, Massachusetts Institute of Technology


ProVision® Dr. Pierpaoli

Integratore alimentare minerale-vitaminico con luteina, melatonina, mirtillo nero e maqui

ProVision® è una innovativa formulazione del dottor Pierpaoli, un integratore utile per il mantenimento della capacità visiva e per il benessere della vista. La formulazione ProVision® è stata creata con l’intento di provvedere integralmente alle esigenze metaboliche ed ossidative degli occhi in generale, e della retina in particolare ed è stata sviluppata sulla base di uno studio clinico.

Computer, televisione, videogiochi, luci artificiali per ore, ma anche scarsa umidità negli ambienti affaticano e stressano i nostri occhi. In particolare “usurano” e “consumano” le cellule visive della retina, che sono avide di ossigeno e di minerali e, se sollecitate da luce variabile e intensa di varie lunghezze d’onda, tendono a degenerare.

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• aiuta a completare l’integrazione nutrizionale dell’apparato visivo (retina, macula e cristallino);
• migliora le problematiche legate all’affaticamento visivo;
• sviluppato sulla base di uno studio clinico condotto sulle persone che vanno incontro alla degenerazione maculare correlata all’età

Il Mirtillo nero risulta utile per il benessere della vista; Maqui e Haematococcus pluvialis (Astaxantina) per la funzione antiossidante; Zinco e Vitamina A contribuiscono al mantenimento della capacità visiva normale; Selenio, Zinco, Maqui e Vitamina E alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo.

Secondo i dati rilasciati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S.) il 41% dei casi di cecità accertati, anche solo parziale, che si verificano negli Stati di maggior benessere (stile di vita occidentale) è dovuto alla degenerazione maculare. Stando alle ricerche più recenti inoltre, nove persone su dieci che utilizzano abitualmente dispositivi retroilluminati come computer, smartphone e tablet per lavorare, studiare o giocare, sono destinate a sviluppare almeno un disturbo visivo.

Negli ultimi anni è cresciuto il numero di adulti che devono fare i conti con le conseguenze delle troppe ore passati davanti al monitor dei PC e il problema sembra interessare circa l’88% degli individui. In base ai dati di un recente sondaggio condotto nei principali paesi europei e negli Stati Uniti, la maggior parte delle persone non è a conoscenza e sottovaluta i rischi legati all’esposizione continuativa ai monitor digitali ed in particolare a quelli del proprio telefonino. In Italia, in particolare, la prevenzione è spesso sottovalutata.

La legge impone l’obbligo di controlli per coloro che utilizzano il computer in ambito lavorativo, controlli che servono a dare una valutazione di tipo medico e a compilare un documento per la previsione dei rischi.

Purtroppo troppo spesso queste normative vengono disattese. Non ci pensiamo, ma anche gli ambienti in cui viviamo e che frequentiamo possono essere dannosi per la vista. In discoteca, ad esempio, sono molto dannose le ripetute frequenze variabili di varie lunghezze d’onda, che non sono “digerite” dall’occhio, abituato per millenni ai lucignoli e alle candele.

Anche il riscaldamento dei locali produce un’enorme secchezza e disidratazione degli occhi, irritazione delle congiuntive e danni al Corpo Vitreo. La guida dell’auto, di giorno e di notte, richiede all’occhio uno sforzo continuo di attenzione e adattamento a luce e distanze. Inoltre la visione notturna richiede un adattamento operato da cellule retiniche i cui pigmenti sono necessari per la visione crepuscolare, come nel caso dei gatti, dotati di tale potere visivo notturno.

La Formula ProVision® Pierpaoli è stata creata con l’intento di provvedere all'integrazione delle esigenze metaboliche ed ossidative degli occhi in generale, ed in particolare della retina.

Poiché è difficile correggere tutte le nostre abitudini ed esigenze lavorative, dobbiamo aiutare i nostri occhi con il giusto apporto di sali minerali e il supporto di validi principi attivi. ProVision® aiuta l’integrazione nutrizionale dell’apparato visivo contenendo gli elementi necessari alla salute dei nostri occhi.

ProVision® una Formula ricca per supportare la normale funzione dell'apparato oftalmico, ecco i principi:LUTEINA, MIRTILLO NERO ESTRATTO SECCO TITOLATO IN ANTOCIANI, ZEAXANTINA, ASTAXANTINA, MELATONINA, VITAMINA A, VITAMINA E, SELENIO, ZINCO, MAQUI. Utile per il benessere della vista; nutre l’occhio, la retina, la macula e il cristallino; contribuisce al mantenimento delle buone condizioni dell’apparato visivo; migliora le problematiche legate all’affaticamento visivo

ProVision® e la degenerazione maculare della retina

La degenerazione maculare della retina correlata all’età (AMD) è una patologia che colpisce la macula (la parte più centrale della retina). È considerata oggi la causa principale della perdita della visione centrale (cecità) e, nei paesi industrializzati, è tra le prime cause di perdita di acuità visiva nei soggetti di età superiore ai 50 anni. La forma secca è quella più diffusa (85% dei pazienti) rispetto a quella umida (15%). Chi ne è colpito presenta una diminuzione della vista nella zona centrale del campo visivo e/o una deformazione delle immagini. L’AMD ha un andamento progressivo e può portare alla perdita completa e irreversibile della visione centrale (la completa cecità è comunque un caso raro).

ProVision® è stato sviluppato sulla base di uno studio clinico condotto sulle persone che vanno incontro alla degenerazione maculare correlata all’età. Mentre i ricercatori autori stanno proseguendo con ulteriori studi allo scopo di confermare i risultati, essi concludono unanimemente che l’integrazione con ProVision® nella popolazione in età avanzata sarebbe quanto mai benefica per le persone che vanno incontro alla degenerazione maculare correlata all’età.

I vantaggi dell’integrazione secondo lo studio:
• Contribuisce al controllo della pigmentazione dell’occhio regolando la luce che raggiunge i fotorecettori
• Contribuisce all’eliminazione dei radicali tossici
• Contribuisce alla protezione dell’epitelio retinico dal danno ossidativo
• Ottima tolleranza e facile assunzione in quanto ad uso orale

Come assumere ProVision®:
Una compressa mezz’ora prima di andare a letto, preferibilmente tra le ore 22.00 e le 24.00.

Modo d'uso
Si consiglia l’assunzione di una compressa di ProVision Pierpaoli alla sera mezz’ora prima di coricarsi, e comunque preferibilmente tra le 22.00 e le 00.00.

Avvertenze
Non superare la dose giornaliera consigliata. Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata, equilibrata e di un sano stile di vita. Tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei tre anni, non assumere durante la gravidanza, conservare al di sotto dei 25 C e proteggere dalla luce.

Considerazioni sulla sicurezza di Provision
In generale L’utilizzo di principi attivi presenti in ProVision a dosaggi raccomandati si è dimostrato sicuro. Numerose pubblicazioni scientifiche e studi confermano la sicurezza e gli effetti benefici delle sostanze fisiologicamente attive contenute in ProVision.

Si consiglia di consultare sempre preventivamente il medico se:
• si è in trattamento con farmaci per assicurarsi che non ci siano controindicazioni o possibilità di interazioni;
• l’impiego è destinato a bambini e donne durante l’allattamento;
• si assumono integratori per periodi prolungati o “cronicamente”.
• Alla luce della mancanza di specifici studi a riguardo, l'assunzione di ProVision dovrebbe essere evitata durante la gravidanza.

Interazioni
Alle persone che assumono farmaci prima di intraprendere l'integrazione con ProVision, come più in generale, con qualsiasi altro tipo di integratore alimentare, consigliamo di consultare il proprio medico curante. L’assunzione di integratori alimentari in presenza di situazioni particolari o se si sta seguendo una terapia farmacologica è consigliata sotto controllo del medico che, conoscendo approfonditamente l’anamnesi del proprio paziente, saprà dare i migliori consigli. Nonostante le caratteristiche farmacocinetiche/farmacodinamiche delle sostanze fisiologicamente attive contenute in ProVision risultino teoricamente modulabili da altri principi attivi, al momento non sono note interazioni tali da destare particolare preoccupazione dal punto di vista clinico.

Gruppi speciali di popolazione
A scopo cautelativo consigliamo di consultare sempre il medico prima di prendere ProVision se soffre di grave compromissione epatica o artrite reumatoide dato che ad oggi non è ancora stato raggiunto l'elevato numero di osservazioni cliniche in pazienti necessario a validare gli studi che comprovano l’effetto benefico di alcuni principi attivi presenti in ProVision in queste categorie di persone. Data la carenza di studi a riguardo, l'assunzione di ProVision dovrebbe essere evitata durante la gravidanza e nel successivo periodo di allattamento al seno. In assenza di disturbi specifici bambini e adolescenti salvo diversa valutazione specialistica non hanno bisogno di integrazione con ProVision.

Uso prolungato
L’utilizzo delle sostanze fisiologicamente attive contenute in ProVision si è dimostrato sicuro a breve e a medio termine (6-18 mesi). Tuttavia a scopo cautelativo consigliamo di informare il medico qualora se ne faccia uso per periodi prolungati o “cronicamente”.

Riferimenti Bibliografici:

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10. TOUITOU, Y., P. LE HOANG, B. CLAUSTRAT, et al. 1986. Decreased nocturnal plasma melatonin peak in patients with a functional alteration of the retina in relation with uveitis. 70: 170 – 174.

11. PIERPAOLI, W., A. DALL’ARA & E. PEDRINIS. 1991. The pineal control of aging: the effects of melatonin and pineal grafting on the survival of old mice. Ann. N.Y. Acad. Sci. 620: 291 – 313.

12. SCHER, J., E.WANKIEWICZ, G.M.BROWN, et al. 2003. AII amacrine cells express the MT1 melatonin receptor in human and macaque retina. Exp. Eye Res. 77: 375 – 382.

MLT03 + PRV03

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