Melatonina-Zn-Se Pierpaoli

Melatonina-Zn-Se del Dr. Pierpaoli è una associazione incredibilmente attiva e scientificamente studiata di melatonina di assoluta purezza, combinata a un sale organico dello zinco (orotato di zinco) e al selenio.  Lo zinco è un componente essenziale di oltre 200 enzimi ed un minerale fondamentale (elemento-traccia) dei processi ossidativi che producono l'energia di tutte le cellule e le fanno funzionare. I livelli dello zinco diminuiscono costantemente nella senescenza e posso essere ricostituiti ai livelli normali mediante la somministrazione di melatonina sola.


La combinazione di melatonina e zinco porta a un potenziamento e ad una accelerazione degli effetti anti-invecchiamento della melatonina. In particolare la melatonina e lo zinco ricostituiscono completamente l'immunità e promuovono un rapido potenziamento delle difese naturali contro le infezioni, in particolare contro i virus. La Melatonin-Zn-Se del Dr. Pierpaoli incrementa anche l'efficienza delle vaccinazioni contro le malattie virali come l'influenza e altre,  perché essa aumenta la proliferazione e la maturazione delle cellule T del timo  che sono in grado di uccidere i virus. L'aggiunta di selenio aiuta a migliorare l'azione naturale  anti-ossidante e l'effetto protettivo del glutatione, un antiossidante naturale delle cellule.

Dr.Walter Pierpaoli 

La Melatonina non è un ormone!

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Era indubbiamente un errore dall'inizio definire la melatonina come un «ormone» dato che questa classificazione fuorviante ha generato una serie di bugie atte a confondere il pubblico sulla vera natura della nostra scoperta.
Infatti le ovvie ragioni per le quali la melatonina non può essere definita un ormone «classico»  e tanto meno «pericoloso» sono le seguenti:

1) La melatonina viene sintetizzata, non solo nella pineale, ma anche in numerosi altri organi e tessuti come, per esempio, la retina, la mucosa intestinale, nei megacariociti, nelle piastrine e, nei roditori, nelle ghiandole Harderiane, tutti questi tessuti che non possono essere definiti come tipiche «ghiandole endocrine».

2) Dopo la pinealectomia (rimozione chirurgica della pineale), la melatonina circolante non scompare  come quando vengono rimosse le ghiandole endocrine ( ipofisi, tiroide, surrenali, gonadi).

3) Non esiste alcun «fattore di rilascio» (releasing factor) per la melatonina come quelli trovati e anche usati per tutti gli ormoni classici.

4) Recettori con maggiore o minore affinità per la melatonina e «binding sites» sono stati evidenziati e trovati in una tale varietà di cellule (su membrane e nel citoplasma) e tessuti del corpo che la loro natura di «recettori ormonali specifici» per la melatonina su cellule bersaglio ben definite è impossibile da dimostrare,  data la loro diffusione ubiquitaria.

5) La melatonina, anche se somministrata a dosi enormi di grammi al giorno per via orale (in un vecchio esperimento nell'uomo ne sono stati somministrati anche 6,6 grammi al giorno per 35 giorni !), non ha provocato nessun danno o effetti collaterali immediati o tardivi. Qualsiasi altro vero ormone, con l'eccezione del  DEA (deidroepiandrosterone, DHEA) avrebbe certamente prodotto la morte o danni gravi e irreparabili, come sarebbe il caso con il cortisone e  la tiroxina. Perciò, contrariamente ai « veri » ormoni, con la melatonina non si osservano affatto effetti tossici collaterali. Anche 1500 donne sono state trattate in Olanda per anni con dosi giornaliere di 300 mg senza alcun danno !

6) L'inibizione della sintesi endogena di melatonina dopo la sua somministrazione orale non sembra dipendere, come è il caso con gli ormoni classici, sulla inibizione della sintesi dei fattori trofici (gonadotropine, tireotropina, corticotropina etc.), ma su una semplice inibizione retroattiva (feedback) prodotta dallo stesso prodotto finale (la stessa melatonina) in una sequenza bio-sintetica. Per questo la somministrazione prolungata di melatonina non può indurre una «atrofia della pineale»!

7) La melatonina è presente ovunque nella carne e nei vegetali, e la melatonina alimentare è assorbita rapidamente dal tratto gastro-intestinale. Esperimenti condotti recentemente con animali dimostrano che una dieta ricca di melatonina produce livelli ematici di melatonina che sono significativamente più elevati di quelli di animali con un basso livello di melatonina nella dieta. Perciò  certamente i livelli di melatonina circolanti possono essere cambiati (aumentati o diminuiti) da un tipo di dieta che contenga livelli alti o bassi di melatonina. Nulla di simile può essere ottenuto con nessuno degli « ormoni » conosciuti!


Concludendo, la definizione della melatonina come «ormone» è assolutamente errata e non possiede alcuna base scientifica. In realtà la natura dei meccanismi di azione della melatonina come «mediatore chimico universale del mondo biologico» è tuttora sconosciuta esattamente come era sconosciuto il meccanismo di azione della penicillina quando essa fu scoperta e usata per salvare da mortali infezioni! E non era una sostanza endogena!

Dr. Walter Pierpaoli

Fonte: http://drpierpaoli.ch/ITA/La-Melatonina-non-e-un-ormone-0d4f3100

Perché si invecchia e si muore?

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Melatonina, zinco e ormoni ci dicono perché, come e quando La scoperta che l'invecchiamento è frenabile e persino reversibile non ha ancora raggiunto la coscienza di molti. Infatti il lavaggio del cervello dalla nascita ci ha inculcato una visione precisa e indelebile del nostro destino, ove la presenza costante di malattie, ansie  e  dolori  fa parte del "destino" dell'Uomo. Inoltre, le tormentate vicende del nostro brevissimo periodo storico di poche migliaia di anni, hanno creato un alone di tabù attorno alla parola immortalità. Nessuno osa pensare che possa realizzarsi nella vita.  Per chi possiede la fede, l' immortalità  è quella dell'anima, come resurrezione dopo la  morte per entrare in un non ben definito mondo spirituale pieno di estasi e godimenti.  

Contrariamente agli Occidentali,  gli antichi indù già almeno 5000 anni fa seguivano invece le pratiche e le scienze che senza remore o pregiudizi parlavano di eternità terrena.  Tutto questo  suona a noi come delirio.  Invece, a mio avviso, è delirante il non vedere o sentire l'angusta dimensione nella quale siamo immersi  che ci preclude, assieme ai dogmi  vigenti, la libertà di pensiero che è privilegio dell'Uomo. Sia l'invecchiamento che la morte sono due entità separate e distinte che non hanno nulla di misterioso e che semplicemente fanno parte di un preciso programma ormonale! Tale programma  è chiaramente identificabile nella massima durata della vita nei mammiferi omeotermi (a sangue caldo) a cui l'Uomo purtroppo appartiene. Infatti non si sa bene quanto a lungo vivano e perché muoiano i poichilotermi, vale a dire gli animali a sangue freddo (pesci, rettili, anfibi).

I cicli planetari e quelli ormonali.  I segnali che ritmano la nostra vita dalla nascita alla morte sono quelli  circadiani e stagionali, in particolare la luce e la temperatura. Tutto ruota attorno a queste condizioni primarie che regolano ogni istante del nostro ciclo vitale: nascita, crescita, fertilità, declino e morte. Tali segnali scandiscono precisamente i programmi ormonali che si sono sviluppati durante l'evoluzione del mammifero Uomo. Noi siamo quindi totalmente guidati e condizionati dalla regolazione ormonale che viene pilotata dalla ritmicità planetaria. Infatti l'invecchiamento è totalmente e solamente dovuto alla rottura di tale relazione sincronica ai ritmi planetari-ormonali, che viene regolata dalle strutture del sistema nervoso facenti parte del circuito cerebrale  ipotalamo-ipofisi-pineale, che integra e sincronizza i cicli notte-giorno della sintesi e secrezione di tutti gli ormoni. Ciò è talmente ovvio che ognuno è in grado, vivendo immerso nell'ambiente terrestre, di rendersi conto che il condizionamento ambientale (aria, luce, temperatura, eccetera)  ed il nostro costante adeguamento ad esso sono fondamentali per respirare e vivere.

Gli ormoni, e tutte le molecole del corpo seguono strettamente tale ciclicità,  che è la base della salute. L' invecchiamento dell'Uomo è quindi certamente legato ad un programma genetico, ma  l'espressione di tale programma è la periodicità  circadiana del sistema ormonale! Infatti l'invecchiamento è solo e semplicemente il declino progressivo o rapido (malattie)  della ciclicità ormonale legato al programma iscritto geneticamente nel complesso pinealico. Questo noi lo abbiamo dimostrato con inconfutabili esperimenti scientifici (vedi riferimenti bibliografici)

Quindi, se noi potessimo evitare la perdita della ciclicità ormonale programmata, non potremmo invecchiare. E la morte?  La morte è legata al programma invecchiamento ma essa è un programma separato, come risulta da esperimenti di trapianto di pineale e di pinealectomie, da noi condotti e pubblicati sul Journal of Anti-Aging Medicine negli Stati Uniti e riportati recentemente nel Volume degli Atti della Quarta Conferenza di Stromboli sul Cancro e l'Invecchiamento, 2005.   

Si può quindi giungere (anche in buona salute) a 120-130 anni e non più. Perché?  Perché a questo punto interviene un "orologio della morte" che scandisce la fine programmata della vita e che è indipendente dall'invecchiamento. L'interpretazione del "messaggio morte" è un altro  traguardo di noi "mortali" e anche in questo non c'è nulla di misterioso o blasfemo!  Sembra, dai nostri esperimenti in corso con i roditori, che il "messaggio di morte" sia molto potente ed in grado di annullare ogni altro intervento. Infatti riteniamo che sia un "programma" neuroendocrino (ormonale) legato al mantenimento della temperatura corporea.

Melatonina, zinco e ormoni.  I nostri studi sperimentali e clinici che continuano da molti anni mostrano progressivamente, non solo il nostro isolamento scientifico e i turpi ostacoli posti alle nostre scoperte, ma la fondatezza della nostra logica evolutiva e biologica.  Gli ostacoli che ci vengono posti  sono di natura socio-economica. L'appiattimento e scomparsa del picco notturno di melatonina e la costante diminuzione dei livelli dello zinco nel sangue nel corso della senescenza  sono i segnali precisi  del decadimento del controllo ormonale delle nostre funzioni essenziali come per esempio il sonno, la forza fisica, l'adattamento alla temperatura, il vigore sessuale, la resistenza alle infezioni e così via. 

Tutte queste funzioni sono sotto stretto controllo ormonale. A loro volta, i cicli e ritmi ormonali del giorno e della notte sono sotto stretto controllo degli impulsi della pineale, che integra e rispedisce i messaggi alle ghiandole endocrine.  Lo zinco, che è tra gli elementi minerali più diffusi  sulla crosta terrestre dopo il ferro, ha acquisito un incredibile numero di funzioni biologiche strettamente legate alla funzione direttiva della ghiandola pineale. Quindi noi possiamo puntare su tali segnali per controllare il corso dell'invecchiamento e per correggerlo in tempo. Mi si obietterà: ma perché  lo zinco? Il binomio melatonina-zinco è la base biologica della re-sincronizzazione del sistema ormonale semplicemente perché  tale associazione, come da noi dimostrato, dà inizio ad una serie di eventi a catena che automaticamente ristabilizzano l'equilibrio ormonale perduto. Abbiamo infatti scoperto una chiave biologica fondamentale che ci permette di frenare l'invecchiamento. Il mantenimento della integrità della ghiandola pineale con melatonina e zinco ( associato alla melatonina nella sua forma di sale organico, orotato  nel nostro caso) permette alla melatonina di esercitare in modo ottimale la sua funzione  con un meccanismo che fa capo alla sua struttura elettronica. Molte altre forme o sali di zinco non vengono infatti assorbite e sono inerti!  In tal modo si assiste ad un rapido recupero di tutte le funzioni e parallelamente ad un riequilibrio psico-somatico completo. Quindi: l'invecchiamento è perfettamente frenabile e reversibile con la melatonina purissima associata allo zinco orotato che mantiene la funzione della pineale e ricostituisce rapidamente tutti i ritmi ormonali.

Chiaramente altre molecole seguiranno, che fanno capo alla ghiandola pineale. Solo rallentando e bloccando l'invecchiamento potremo arrivare presto a capire cosa è la morte, ed a sfidare quindi  la Grande Nemica. E' una libera scelta dell'"Uomo che pensa"  prendere la strada della Fede o quella della Conoscenza che, come diceva Paracelso "è indissolubilmente legata all'Amore", inteso come forza  positiva di ogni azione umana.

spaziatoreDr.Walter Pierpaoli

Fonte:http://drpierpaoli.ch/ITA/Perche-si-invecchia-e-si-muore-58955b00

Invecchiamento

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L'invecchiamento è un programma ormonale-neuroendrocrino preciso, geneticamente determinato ed unico per ogni specie, situato nel "reticolo pineale", vale a dire nelle strutture nervose del cervello e del sistema nervoso periferico che regolano la sintesi e la secrezione sincronica circadiana (giorno-notte), ritmica-oscillatoria di tutti gli ormoni, dei neuropeptidi e di ogni altra molecola endogena del corpo che segue strettamente i ritmi solari planetari. Il "programma invecchiamento", similmente a quello della crescita, della pubertà e della fertilità, segue un tragitto che è indipendente dalle cosiddette "malattie dell'invecchiamento". Infatti, l'espressione delle malattie tipiche della senescenza come ad esempio la "sindrome metabolica X" ("il quartetto letale", vale a dire ipertensione, iperglicemia, ipercolesterolemia e adiposità viscerale) non dipendono e non sono una conseguenza dell'invecchiamento stesso, ma piuttosto di una alterazione e de-sincronizzazione della ciclicità ormonale diurna e notturna, prodotta da malattie e dai fattori endogeni ed esogeni che alterano e appiattiscono i ritmi ormonali giovanili (fattori di stress psichici e sociali, tendenza ereditaria ad alterazioni enzimatiche e metaboliche, infezioni batteriche e virali acute e croniche, abitudini e carenze alimentari, condizioni di vita ambientale, agenti tossici, contaminazioni, radiazioni varie, eccetera).

Pertanto, se l'invecchiamento è un evento ormonale programmato, il programma può certamente essere modificato e invertito mediante un strategia di ri-programmazione! Tale intervento richiede una conoscenza della biologia fondamentale dell'invecchiamento.

Abbiamo mostrato che replicando ed imitando il picco notturno della melatonina pinealica mediante la sua somministrazione notturna, siamo in grado di ritardare l'invecchiamento e le malattie che l'accompagnano. Tuttavia la melatonina non è il rimedio finale degli interventi anti-invecchiamento. Il trapianto della pineale da un animale giovane a uno vecchio produce infatti effetti di ringiovanimento molto più pronunciati della melatonina. Tali effetti non dipendono certamente dalla produzione di melatonina dalla ghiandola pineale trapiantata!
Altre molecole riproducono più rapidamente gli effetti anti-invecchiamento della melatonina.
Perciò noi crediamo che lo scopo della melatonina sia quello di proteggere la pineale dall'invecchiamento, e di mantenere la pineale in grado di produrre altre molecole che possono risintonizzare rapidamente ai valori giovanili "l'orologio ciclico ormonale".

L'evidenza più drammatica sulle capacità della Melatonina nella prevenzione dell'invecchiamento e nel prolungamento della ciclicità ormonale deriva da studi clinici recenti da noi condotti in donne nella perimenopausa. La Melatonina ricostituisce infatti rapidamente la ciclicità ed i livelli giovanili delle gonadrotropine ipofisarie LH e FSH, e corregge l'ipotiroidismo latente che è sorprendentemente presente nelle donne in perimenopausa.
Le donne più giovani (da 42 a 52 anni) reagiscono più rapidamente che non le donne più anziane (da 55 a 62 anni). Questi risultati costituiscono sicuramente una pietra miliare nella storia della medicina anti-invecchiamento.

Esiste anche evidenza clinica che la Melatonina da sola e, ancor meglio in associazione a elementi minerali-traccia come Zinco, Selenio e ad un numero di molecole naturali, riesce a prevenire e anche a curare una varietà di malattie come ad esempio:
la sindrome metabolica X (vedi sopra), le infezioni virali, le malattie auto-immunitarie, e migliora la terapia dei tumori.

Quindi "risincronizzando la ciclicità dell'orologio ormonale" si ottiene una ricostituzione permanente della sorveglianza immunologia e il mantenimento della salute e dell'integrità biologica del corpo. Abbiamo quindi svelato le basi sulle quali la Natura e l'evoluzione hanno costruito e mantengono l'integrità biologica di ogni essere vivente.

La base della salute è quindi il mantenimento di una ciclicità ormonale giovanile!

Dr.Walter Pierpaoli

Fonte: http://drpierpaoli.ch/ITA/Invecchiamento-b63a4600

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